Cosa succede e quali sono gli obblighi del datore di lavoro quando muore un lavoratore dipendente?

Quando viene a mancare un lavoratore dipendente, il datore di lavoro, e di riflesso il Consulente del Lavoro che lo assiste, si trova nella condizione di dover adempiere a tutta una serie di adempimenti amministrativi, retributivi, contributivi e fiscali connessi con la risoluzione del rapporto di lavoro.

Cerchiamo qui di seguito di farne una panoramica:

👉Cessazione del rapporto di lavoro

La morte del lavoratore comporta l’automatica cessazione del contratto e, di conseguenza, il datore di lavoro dovrà, entro i termini previsti (5 giorni dalla data di risoluzione del rapporto, coincidente con la morte del lavoratore) comunicare al competente Centro per l’impiego la cessazione del rapporto di lavoro.

👉Conguaglio di fine rapporto

Data la cessazione del rapporto a seguito del decesso del lavoratore, il datore di lavoro dovrà compiere le relative operazioni di conguaglio previdenziale e fiscale.

👉Competenze di fine rapporto

Il datore di lavoro deve prestare particolare attenzione alla liquidazione delle competenze di fine rapporto, distinguendo tra:

👉Competenze ordinarie maturate durante il rapporto di lavoro (retribuzione dell’ultimo mese, ratei delle mensilità aggiuntive e di altre eventuali erogazioni plurimensili, le indennità per ferie, ex festività e riduzioni di orario di lavoro non godute)

Le competenze ordinarie devono essere liquidate agli eredi seguendo le norme previste dal codice civile in tema di successioni. Per la verifica dell’asse ereditario e della quota spettante a ciascun erede, si rende necessaria l’acquisizione della documentazione sotto specificata.

👉Competenze di fine rapporto, quali il trattamento di fine rapporto e l’indennità sostitutiva del preavviso. Al fine di provvedere all’erogazione delle competenze agli aventi diritto, il datore di lavoro dovrà acquisire:

• Certificato di morte del lavoratore;
• Stato di famiglia anagrafico;
• Atto notorio, o dichiarazione sostitutiva, attestante la quota di successione spettante a ciascun erede, ai fini dell’erogazione delle competenze ordinarie, e contenente l’individuazione dei criteri di ripartizione delle competenze di fine rapporto, ai sensi dell’ART. 2122 C.C.;
• Dati anagrafici e codice fiscale di tutti gli eredi;
• Decreto autorizzativo rilasciato dal giudice tutelare qualora, fra gli aventi diritto, vi siano minori, in relazione alla corresponsione, al tutore del minore, della quota parte spettante al minore medesimo;
• Copia del testamento, qual qualora esista e se ritenuto necessario per la liquidazione delle competenze.

La corresponsione del trattamento di fine rapporto e dell’indennità sostitutiva del preavviso, espressamente prevista dall’art. 2118, c. 3, C.C. quale erogazione, agli aventi diritto, nel caso di morte del lavoratore con contratto a tempo indeterminato, si discosta dalle norme civilistiche inerenti alla successione. L’ART. 2122 C.C. prevede, infatti, che, in caso di morte del prestatore di lavoro, l’indennità sostitutiva del preavviso e il trattamento di fine rapporto devono corrispondersi al coniuge, ai figli e, se vivevano a carico del prestatore di lavoro, ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo grado.


La ripartizione delle indennità compete agli aventi diritto:

• In conformità agli accordi tra loro intercorsi;
• In mancanza, secondo il bisogno di ciascuno di essi.

In mancanza degli aventi diritto sopra indicati, le indennità di fine rapporto devono essere attribuite secondo le norme della successione legittima. E nullo ogni patto anteriore alla morte del prestatore di lavoro circa l’attribuzione e la ripartizione delle indennità.

👉Documentazione fiscale e previdenziale

Il datore di lavoro dovrà aver infine redigere il modello CU riferito al lavoratore deceduto, da consegnare entro gli ordinari termini, o entro dodici giorni in caso di richiesta da parte degli eredi e un modello C.U. riferito agli importi liquidati, per ciascun avente diritto. Anche il modello 770 dovrà contenere sia i dati relativi al lavoratore deceduto, sia i dati inerenti a ciascun percipiente

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