Pubblicati su Magnacarta® gli elenchi dei lavoratori che con le buste paga di luglio riceveranno il conguaglio derivante dall’assistenza fiscale.
Vi suggeriamo di esporre tale elenco in bacheca o sulla vostra intranet aziendale.
Se un lavoratore, che ha presentato 730/2023, non riscontrasse la presenza del suo nominativo negli elenchi, Vi preghiamo di prendere contatto con lo Studio.
Come ogni anno, Vi ricordiamo che il rimborso spettante a ciascun dipendente verrà effettuato nel limite del monte ritenute totali aziendali di quel mese. In caso di rimborsi superiori al monte ritenute totali, il rimborso verrà effettuato riproporzionato per ciascun lavoratore in modo identico.
Facciamo un semplice esempio per capire come funziona.
Tizio, Caio e Sempronio sono assunti presso l’azienda ALFA SRL. Di tutti i dipendenti assunti, solo loro tre hanno presentato modello 730 e avrebbero diritto a ricevere, nella busta paga di luglio, un rimborso Irpef pari a:
TIZIO: 1.200 euro
CAIO: 1.800 euro
SEMPRONIO: 2.000 euro.
Totale rimborsi teorici spettanti: 5.000 euro.
Se il monte ritenute totali, (sommatoria dell’Irpef e delle addizionali della totalità dei dipendenti), relativi al mese di luglio, supera i 5.000 euro, i rimborsi saranno pieni, al 100%.
Se, diversamente, il monte ritenute totali, relativi al mese di luglio, è inferiore, ipotizziamo 3.000 euro, i rimborsi saranno pari alla % derivante dal seguente calcolo: 3.000/5.000×100= 60%.
In questo secondo caso i rimborsi saranno pari a
TIZIO: 1.200 X 60% = 720 euro
CAIO: 1.800 x 60% = 1080 euro
SEMPRONIO: 2.000 x 60% =1.200
La quota di rimborso non percepita nel mese di luglio, verrà erogata nei mesi successivi, seguendo sempre lo stesso ragionamento. Se, malauguratamente, di mese in mese e fino a dicembre, il monte ritenute totali non è mai abbastanza capiente per poter operare il rimborso, il datore di lavoro indicherà nella casellina 264 del modello CU dell’anno successivo la quota residua di rimborso non operato (saldo Irpef non rimborsato), che per il lavoratore varrà ancora come credito da riportare nella dichiarazione dell’anno successivo.