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Lavoro autonomo occasionale o lavoro occasionale? Parte 2

Nell’articolo precedente abbiamo parlato di chi sono i lavoratori autonomi occasionali.

Ora parleremo in breve di chi sono invece i lavoratori occasionali, visto che la legge di Bilancio 2023 apporta alcune modifiche alla disciplina generale delle prestazioni accessorie rese nei confronti delle imprese.

Le prestazioni di lavoro occasionali

Quando parliamo di contratto di lavoro occasionale dobbiamo distinguere tra quello utilizzato nell’ambito dello svolgimento di una attività professionale o d’impresa oppure in ambito familiare.

Nel primo caso si parla dei cosiddetti contratti Prest.O (articolo 54-bis. DL n.50/2017), nel secondo caso di parla di libretto famiglia. In questo articolo parleremo solo delle modifiche apportate ai contratti Prest.O

I contratti Prest.O sono contratti di lavoro dipendente, stipulati tra un datore di lavoro (utilizzatore) e un lavoratore (prestatore). Entrambi devono preventivamente registrarsi su apposita piattaforma informatica INPS, attraverso cui vengono gestite tutte le operazioni relative al rapporto.

Tali prestazioni però, per essere genuine e legalmente valide, devono rispettare determinati limiti riferiti all’anno civile (01/01 – 31/12) in cui avviene la prestazione.

👉Requisiti soggettivi dell’ utilizzatore

Possono far ricorso al lavoro occasionale gli utilizzatori che abbiano alle proprie dipendenze fino a 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato, esclusi gli apprendisti. (in precedenza il limite era 5 lavoratori). Il periodo di riferimento per il calcolo della base occupazionale va dall’ 8° al 3° mese precedente la prestazione (es. prestazione da svolgere a marzo 2023, verificare il n. dei dipendenti nel semestre agosto 2022 – dicembre 2022).

👉Requisiti soggettivi del prestatore

è vietato l’utilizzo di un prestatore con il quale è in corso o è cessato da meno di 6 mesi un rapporto di lavoro subordinato (salvo che in somministrazione) o di co.co.co., pena la conversione sin dall’inizio in rapporto subordinato a tempo pieno e indeterminato!!

👉In quali settori e attività è possibile assumere con Prest.O?

Il ricorso dal contratto di prestazione occasionale è ammesso per lo svolgimento di qualsiasi attività ed in ogni settore, ad eccezione di:

  • esecuzione di appalti di opere o servizi;
  • imprese dell’edilizia e affini, escavazione, lapidei, miniere, cave, torbe.

👉Importo erogabile

Il limite complessivo di compenso, affinché una prestazione possa essere definita occasionale, è pari a 10.000 euro. (in precedenza erano 5.000 euro). Ciò significa che ciascun utilizzatore può avere alle proprie dipendenze N prestatori ma erogare al massimo, tra tutti i prestatori, 10.000 euro.

Resta fermo a 5.000* euro il compenso massimo che può invece essere percepito da ciascun prestatore con riferimento alla totalità degli utilizzatori (*il compenso massimo scende a 2.500 euro se il lavoro viene svolto nei confronti di un solo utilizzatore).

Facciamo un esempio:

🤵‍♂️Paolo (utilizzatore) prende 4 prestatori di lavoro occasionale: 👨‍💻Matteo, 👨‍🏭Marco, 👷‍♂️Luca e 👨‍🔧Giovanni, ipotizziamo 2.500 a testa.

In questo caso, Paolo rispetta il requisito dei 10.000 complessivamente erogati e anche Matteo, Marco, Luca e Giovanni rispettano il requisito dei 2.500 percepiti dallo stesso utilizzatore.

Se poi Pietro🕵️ (altro utilizzatore) prende anch’esso Marco 👨‍🏭 (usato già da Paolo nel corso dell’anno e che ha già percepito 2.500 euro), potrà fargli un contratto per massimo altri 2.500 euro, così da rispettare il limite dei 5.000 totali.

👉Limite maggiorato per alcuni tipi di prestatori

Per alcune categorie di prestatori, il limite dei 5.000 è computato in misura pari al 75%, quindi il tetto annuo per i seguenti lavoratori sale a 6.666 euro (in tal caso il prestatore deve autocertificare la propria condizione al momento della registrazione nella piattaforma informatica).

Parliamo di:

  1. titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità
  2. giovani con meno di 25 anni, se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico o universitario.
  3. disoccupati
  4. percettori di prestazioni integrative del salario o di altre prestazioni di sostegno del reddito.

👉Natura del compenso

I compensi percepiti dal prestatore sono:

  • esenti da imposizione fiscale;
  • non incidono sul suo stato di disoccupazione;
  • sono computabili ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio/rinnovo del PDS.

Nel prossimo articolo vedremo come procedere con l’instaurazione del rapporto di lavoro occasionale.

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